Il costo per l’energia della centralina di un impianto di sicurezza domestico è una delle domande più popolari tra i proprietari. Non è solo una domanda economica, ma anche ambientale, quindi non sarà superfluo considerare la cosa attentamente. In quest’articolo, scopriremo più in dettaglio quali sono questi componenti del sistema di consumo energetico e daremo consigli su come renderlo il più efficiente possibile.
Cos’hai in casa?
Per cominciare, dovresti sapere che tipo di dispositivi hai scelto. Tante sono le possibilità di allacciare strumenti diversi per zone diverse e destinazioni d’uso diverse. Potresti avere un impianto di allarme casa molto elaborato con una centralina d’allarme, dei sensori per porte e finestre, sensori per tenda, sensori per tapparella, sirene, telecamere wireless, micro telecamere, nebbiogeni e fumogeni. Dovreste ricordare che comunque la centralina è essenzialmente il cervello del vostro impianto d’allarme, l’unità principale che riceve i segnali dai sensori e vi notifica se qualcosa non va. Se c’è un’intrusione in atto. Il livello del consumo dell’energia dipende dal modello, che può presentare schermi LCD più o meno definiti, o da un paio di altre funzionalità. Il consumo sarà di 5–10 W con una centralina in funzione non-stop per 24 ore su 24 ore. In altre parole, questo sarà di circa 120–240 Wh al giorno e di 3,6–7,2 kWh al mese. Si è già parlato di sensori di movimento. Si tratta di utilissimi componenti che determinano la presenza umana in qualche stanza. Un tipico sensore di movimento consuma da 0,5 a 1 W. Facendo due calcoli, se hai 10 sensori in casa, il consumo totale di 10 sensori di movimento sarà quindi di 5–10 W. Il consumo giornaliero di 10 rilevatori sarà di 120–240 Wh, o 3,6–7,2 kWh al mese. La videosorveglianza porta a altre considerazioni. Le telecamere sono tradizionalmente i componenti del sistema di consumo energetico più esigenti. Le telecamere ad alta definizione IP consumano tra 5 e 15 W. Se si hanno 4 telecamere e ciascuna consuma mediamente 10 W, il consumo sarà quindi di 40 W. Il consumo al giorno è di 960 Wh (0,96 kWh) o 28,8 kWh al mese. Ma si diceva prima di sirene ed allarme. Una tipica sirena consuma da 15 a 50 W. Non consuma nulla finché non viene attivata. Grazie a ciò, non influenza troppo il bilancio energetico. Se c’è molta attività diversamente l’impatto sarà significativo. Una tipica centralina include vari dispositivi di comunicazione, come moduli GSM o WiFi. Invia alla centrale i messaggi di errore o agli utenti le chiamate e gli SMS. Questi moduli consumano in genere 2–5 W. Spesso consumano esattamente 3 W: ovvero 72 Wh al giorno o 2,16 kWh al mese.
Come consumare meno
Il consumo totale mensile di un impianto d’allarme comune varia dunque da 38,16 a 45,36 kWh. Il che si traduce in un consumo annuale di 457,92-544,32 kWh all’anno. Ci sono alcune strategie per diminuire il consumo energetico del proprio sistema di allarme. Ovvero scegliere dispositivi ben progettati e con certificazioni apposite. Per essere più precisi, sensori dal basso consumo energetico, telecamere che dispongono della funzione di sospensione registrazione e spegnimento dei componenti non essenziali. Si può pensare anche di optare per telecamere che montino dei pannellini solari per sfruttare un tipo di energia pulita e abbattere un minimo i costi. Ad esempio, su Casasicura.it si trova un discreto numero di telecamere solari. A soli 199 euro potreste fare vostra una telecamera con riprese di altissima qualità, audio bidirezionale, capacità di distinguere le immagini con intelligenza artificiale, certificazione IP66 e pannello solare. Un occhio alla sicurezza e uno al portafoglio, come è nel diktat di Casasicura.it. Prodotti soddisfacenti, prodotti resistenti, prodotti economici sia nel momento in cui li acquistate sia per la leggerezza nella vostra bolletta. Approfittate delle offerte d’estate su Casasicura.it.